Il 9 luglio 1857 Teresa Bianchi parte da Modena con il marito, l’avvocato Pietro Bortolotti, esimio archeologo, egittologo ed epigrafista nonché studioso di apologetica cristiana e metrologia, per intraprendere un viaggio di 35 giorni in Toscana. Accompagnando il marito alle terme di Montecatini e ai bagni di mare di Livorno, dove l’uomo deve seguire cure idropiche, e quindi recandosi nelle città di Pistoia, Montecatini, Pescia, Lucca, Pisa, Siena e Firenze, la giovane annota luoghi, personaggi, circostanze di cui desidera serbar duratura memoria. Al rientro a Cognento, piccola frazione alle porte di Modena dove la famiglia era solita passare la stagione estiva, Teresa sente il bisogno di mettere in ordine gli appunti presi nel corso della vacanza registrandoli in un piccolo libricino, oggi conservato in una collezione privata di Pisa.
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