Chi è il direttore di un giornale? È difficile rendersi conto di che cosa ha rappresentato l'arrivo di un direttore come Giovanni Ansaldo in un giornale locale, fondato e diretto per qualche tempo da un vivace scrittore garibaldino, ma comunque di scarso rilievo fino agli inizi degli anni '30.
Oggi i quotidiani locali sono quasi tutti centralizzati e il direttore può far ben poco per orientare sia l'ispirazione dei fondi che le terze pagine e perfino le stesse cronache mondane. Anche i direttori delle grandi testate hanno grosse limitazioni: colpa del progresso e delle tecniche moderne di comunicazione. Poi c'è la televisione con tutto quel che segue. Diceva Ansaldo: «La mia forza di direttore consiste nel dire a una, a due, a tre e ad otto colonne! ». Questa forza rimane oggi talvolta in qualche direttore che rischia, ma ormai la «vera» forza non è più nei giornali: è conquistarsi trenta secondi di un flash televisivo.
dalla prefazione di Gianfranco Merli
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