Belforte Editore Libraio

ISBN: 887997

Tendenze della filosofia italiana nell'età del fascismo

Anno di pubblicazione: Gennaio 1985 Copertina di 'Tendenze della filosofia italiana nell'età del fascismo'
 
Formato: 21 cm × 13cm
340 pagine
Peso: 0,40 Kg
 
 

Michele Ciliberto. (Autore)

Luca Farulli. (Autore)

Eugenio Garin. (Autore)

Maurizio Ghelardi. (Autore)

Giovanni Invitto. (Autore)

Italo Mancini. (Autore)

Michela Nacci. (Autore)

Ornella Pompeo Faracovi. (Autore)

Antonio Santucci. (Autore)

Albertina Vittoria. (Autore)

 
Generi:

Filosofia

 
Prezzo: 20.00 euro
 
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L'organizzazione degli studi di filosofia fra la riforma Gentile e i suoi rimaneggiamenti degli anni Trenta; i miti del fascismo, anche in rapporto alla cultura internazionale della crisi; i modi dell'intervento del regime nel campo della cultura, dalla promozione di istituti e periodici all'Enciclopedia Italiana: il nuovo assetto degli studi e delle tendenze nell'area cattolica; il rapporto difficile e non lineare fra l'asse umanistico e il mondo della scienza; i percorsi dei pensatori "irregolari", non facilmente catalogabili all'interno degli orientamenti stabilizzati; l'inedita riconnessione fra gli studi di filosofia, economia e diritto nello orizzonte dello stato corporativo, costituiscono altrettanti momenti del complesso interagire tra filosofia italiana e fascismo.
Quali modificazioni istituzionali e tematiche registra, fra gli anni Venti e gli anni Quaranta, la ricerca filosofica? Quali esiti teorici consegue il processo di praticizzazione, impresso dal regime alla filosofia, in particolare con un tentativo di suo innesto assai diretto all'interno del campo dell'economia e della politica? In quali forme vengono a porsi, per contrasto, i tentativi di ricostituire l'autonomia della teoria, dopo la crisi dello stato liberale? Come vengono pensate, infine, le modifica- zioni indotte dall' esperienza fascista rispetto al rapporto fra teorie e politica?
Questo volume raccoglie gli atti di un convegno di studio, svoltosi nel novembre 1983 per iniziativa della Società Filosofica Italiana, del Comune e della Provincia di Livorno.
Il convegno e il volume, costituiscono una delle prime importanti occasioni pubbliche per un confronto, certo senza pretese di completezza, teso ad individuare più da vicino, al di fuori degli stereotipi, il "tempo" della filosofia nell'età del fascismo. Evitando di concentrare l'attenzione esclusivamente sugli orientamenti più consolidati - il filone neoidealistico in primo luogo -, esso si presenta come un tentativo di messa a fuoco di questioni tradizionalmente meno studiate, ma tali - se indagate a fondo - da poter introdurre significative modificazioni nella prospettiva storiografica.
 
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